A Castel Gandolfo da 200 anni c'è la prima cassetta postale del mondo
Nella piazza principale del borgo di Castel Gandolfo, lì dove si possono ammirare il Palazzo Pontificio progettato da Carlo Maderno, la pontificia collegiata di San Tommaso da Villanova e la fontana - entrambi progettate da Gian Lorenzo Bernini, su commissione di Papa Alessandro VII - guardando bene sul muro tra il Municipio e la Posta c'è una buca delle lettere.
Ultima modifica 19 aprile 2024
Come recita la targa, posta poco più in alto, è la prima buca delle corrispondenze del mondo. Fu realizzata nel 1820, dopo che il 23 novembre di quell'anno il Consiglio Municipale di Castel Gandolfo approvò - con 11 voti favorevoli e 3 contrari - il suo progetto di realizzazione, come testimoniato dalla delibera oggi conservata nel Museo storico della Comunicazione, il quale si trova nel palazzo del Ministero dello Sviluppo Economico nel quartiere Eur di Roma.
A proporre la realizzazione della prima cassetta della posta ai priori di Castel Gandolfo fu il consigliere Antonio Jacorossi, poiché all'epoca la consegna della posta avveniva con qualche difficoltà.
A Castel Gandolfo, così come in altri centri, la corrispondenza non arrivava direttamente in paese, ma nel vicino centro di Albano Laziale. Lì lettere e pacchi giacevano in attesa che un incaricato (pagato 1/2 baiocco a lettera) passasse a ritirarle. Una volta che la corrispondenza veniva ritirata, c'era un problema anche nella consegna, poiché la persona incaricata non sapeva né leggere né scrivere e aveva difficoltà a recapitare la posta ai giusti destinatari.
Fu così che, da un problema sui tempi e le modalità di consegna della posta, nacque la soluzione di Jacorossi: la prima cassetta della posta.
Per celebrare i 200 anni dalla nascita della prima cassetta postale al mondo installata a Castel Gandolfo, l'Amministrazioen Comunale ha fatto realizzare, grazie al lavoro de La Musa Mosaici, una targa commemorativa con un QRCode che permette a cittadini e turisti di inquadrare con lo smartphone la targa e accedere a queste notizie storiche che hai appena letto.
Per approfondire, guarda anche il video – realizzato dal Comune in collaborazione con la web agency Eccolo Marketing e con la gentile partecipazione di Ettore Abbatini e della piccola Mavi – che racconta come, attraverso un dialogo tra una bambina e un anziano del paese, fa incontrare due generazioni diverse che trovano un punto d’unione nella necessità di doversi evolvere per stare al passo con la realtà. Oggi come nel 1820. Infatti l’episodio che l’anziano racconterà è nient’altro che un bisogno dell’epoca di evolvere e quindi inventare la prima cassetta postale.
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